Il “mal di schiena” è una di quelle patologie, di cui tutti, almeno una volta nella vita viene affrontata. Le cause sono molteplici e riferendosi alle più comuni che provocano dolore alla colonna sono le discopatie, la protrusione del disco , l'ernia del disco, l'artrosi ecc. ma volendo fare una diagnosi differenziale vanno annotate anche le più comuni come spondiloartriti, dismorfismi tipo cifosi-scoliosi, osteoporosi, cisti neurogene, sinovite delle articloazioni interapofisarie ecc. Spesso attualmente le persone dopo un banale mal di schiena effettuano una Risonanza magnetica e il solo riscontro di una protrusione o ernia discale dar colpa a questo per la sintomatologia dolorosa, il che non è corretto. Spesso la lombosciatalgia che si avverte è dovuta ad una infiammazione perinervale creata dalla protrusione o ernia ma non dalla compressione diretta. Infatti dopo studi su persone asintomatiche si è scoperto che molti hanno protrusione o ernia ma senza dolore. 
 
Il disco intervertebrale è formato da due parti: la parte esterna chiamata anulus fibrosus (lamelle fibrose resistenti ed elastiche) e la parte nucleo polposo ( gel).
 
Per protrusione del disco si intende una sporgenza  del disco verso il canale midollare ma con fibre parzialmente danneggiate e senza fuoriuscita del nucleo polposo.
 
Per ernia discale si intende la rottura della parte fibrosa del disco e fuoriuscita nel canale midollare del gel. 
 
Nel nostro centro “RACHIS CENTER” , si applica una terapia multidisciplinare per il trattamento dell'ernia discale e cioè utilizzare la terapia fisica, osteopatica e terapia infiltrativa riuscendo spesso alla risoluzione. Non esiste un protocollo di terapie ma terapie personalizzate a seconda della patologia del paziente. La protrusione discale l'affrontiamo con terapia farmacologica orale per il controllo del dolore e della infiammazione, con laserapie di alta potenza, con terapia manuale come il rimodellamento lombare per cercare di spingere il disco nella sua sede ed eventuali infiltrazioni per il controllo del dolore e ridurre l'infiammazione del nervo quando il paziente ha una lombosciatalgia o cervicobrachialgia.
 
Per l'ernia del disco la terapia è diversa. L'ernia discale non rientra ma si riassorbe e cioè il gel che fuoriesce, essendo ricco di acqua, a contatto con midollo si riconosce come non self e tutte le cellule come macrofagi, fagociti ecc intervengono ad riassorbire il materiale fuori sede. Le nostre cure cercano di amplificare il processo di fagocitosi e disidratare al più presto il gel liberando il nervo e il midollo. In caso di ernia discale utilizziamo come terapia fisica ipertermia e laser di alta potenza, infiltrazioni paravertebrali, intraforaminali o paraforaminali con farmaci e a volte ossigeno-ozonoterapia. Tutto dipende da tipo di ernia che si affronta. 
Successivamente a sintomatologia ridotta si effettuano corsi di ginnastica di rieducazione posturale e di stabilizzazione spinale oltre che corsi educativi per evitare possibili ricadute in futuro.
  
A questo punto inserisco il concetto della prevenzione. Sarebbe utile fare dei corsi di ginnastica di rieducazione posturale, già dall'infanzia, perché i danni principali derivano dalla sedentarietà e dalle posture scorrette assunte quotidianamente da chi sta molto seduto, davanti a videoterminali causando evidenti sollecitazioni verticali sui dischi con conseguente schiacciamento - debordanza del disco e successiva ernia discale. Certamente la responsabilità di una ernia discale non si associa soltanto alle posture scorrette ma anche sulla predisposizione genetica, l'uso di farmaci che facilitano la fragilità legamentosa (ormoni, corticosteroidi ecc) alimentazione scorretta, attività fisica sbagliata o inesistente. 

Fonte: SalutePlus.it

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